Lui è Salvatore, fondatore di Oro di Petrognano, ha 28 anni ed è di Vibo Valentia.
Salvatore è un imprenditore agricolo che è riuscito a coniugare la passione per la terra, ereditata dai suoi avi, con l’agricoltura 2.0, in cui gli strumenti tecnologici come il sito web aziendale, i canali social e l’e-commerce, oltre ad essere all’ordine del giorno, risultano alleati fondamentali del coltivatore diretto.
È proprio per questo connubio che Salvatore è stato uno dei primi imprenditori legati al mondo dell’agricoltura e dell’allevamento che ha sposato, sin da subito, il progetto iFarmers e nel quale si è, sin da subito, rispecchiato completamente.
La storia di Salvatore ha un non so che di anacronistico. In un mondo in cui tutti emigrano dal sud per andare a lavorare al nord, lui fa l’esatto opposto: cresce a Bergamo ma poi torna in Calabria per lavorare la sua amata terra e fondare la sua azienda agricola, Oro di Petrognano. E tutto ciò senza alcun timore. Perché lui è determinato: “Inutile dire che in Calabria non c’è lavoro, se vuoi lavorare la terra te lo permette”.
Nel coltivare la terra, Salvatore assume 5 dipendenti. Tutte e 5 donne. Come lui stesso rivela, “la mano di una donna è più delicata e più veloce” per raccogliere con cura gli ortaggi.
Anche nelle sue coltivazioni si denota il connubio tra tradizione e futuro. Le olive, prodotto di punta della sua produzione, vengono coltivate con lo stesso metodo con cui venivano coltivate dai suoi nonni. Con metodi naturali e biologici. Mentre la fase di raccolta viene effettuata con metodologie moderne che permettono di ottenere l’extra vergine d’oliva di alta qualità.
Gli ortaggi, invece, vengono coltivati su un terreno arato con l’ausilio di bovini. Questo perché così il terreno non subisce traumi causati dalle gomme delle pesanti macchine agricole.
Anche gli insetticidi utilizzati sono naturali. Il macerato di ortiche, la cenere di legno d’ulivo o di quercia.
Insomma, Salvatore sa da dove viene, e soprattutto non ha paura del futuro che lo aspetta.