Origini e Curiosità
La Saiga o Antilope delle steppe (Saiga Tatarica) è un ungulato diffuso nelle steppe aperte e semidesertiche eurasiatiche, ed in particolare in Russia, Kazakistan e Mongolia. La Saiga, facilmente riconoscibile per il caratteristico naso a forma di proboscide, è un animale in via di estinzione. Ad oggi, il numero di esemplari viventi è all’incirca 100.000. Le origini della Saiga sono molto risalenti nel tempo, a quasi 13.000 anni fa. Le Saighe sono gregarie e in estate vivono in branchi di circa trenta o quaranta animali, ma spesso, in primavera e in autunno, si formano grandi mandrie in migrazione formate da migliaia di esemplari. La Saiga beve una o due volte al giorno nei periodi di siccità, altrimenti può cavarsela per diversi giorni senza avere accesso all’acqua. E’ in grado di bere anche acqua salata. Le Saighe sono buone nuotatrici e possono anche attraversare corsi d’acqua ampi.
Caratteristiche e Morfologia
La Saiga assomiglia ad un ovino dalla esile corporatura e dalla testa relativamente grande. Il suo carattere distintivo è rappresentato dal muso, che si presenta insolitamente rigonfio, flessibile e cadente, con le narici rivolte verso il basso. E’ ricoperta da un vello fitto e lanoso costituito da peli esterni più lunghi e da un sottopelo più corto e morbido. Il manto invernale è più spesso, con una lunghezza che varia fra i 4-7 cm. In media la Saiga presenta una lunghezza testa-corpo di circa 120 cm. I maschi raggiungono un’altezza al garrese di 69-79 cm e un peso di 32,5-52 kg. Le femmine sono leggermente più piccole, raggiungono un’altezza alle spalle di 57-73 cm e un peso corporeo di 21,4-40,9 kg. La coda è piuttosto corta è misura in tutto appena 6-12 cm.