
Origini e Curiosità
Il Cane da Pastore Bergamasco è una razza di cane con origini nelle Alpi italiane vicino Bergamo, dove veniva originariamente usato come cane da pastore. Discende da quel ceppo di cani conduttori e mandriani giunto in Occidente dall’Oriente al seguito di popolazioni nomadi e delle loro greggi. Data la diffusa pastorizia, i progenitori del Pastore Bergamasco trovarono nel territorio dell’arco alpino un’area ideale per esprimere al meglio le proprie attitudini. Fin dal 1300 è accertato l’impiego di questo cane in qualità di conduttore della tipica pecora bergamasca. Nei quattro secoli successivi il Pastore Bergamasco ha conosciuto un buon incremento grazie all’espandersi dell’allevamento di ovini. Dopo il 1700, invece, a seguito di una progressiva riduzione dell’attività pastorale, anche questo cane conosce dei momenti di vera e propria crisi, fino a sfiorare l’estinzione nel periodo delle due Guerre Mondiali. Il primo intervento selettivo è quello iniziato dal marchese Paolo Cornaggia verso il 1890. Il cane all’epoca viene ancora chiamato “Cane da Montagna”. Nel 1949 nasce la Società amatori Pastore Bergamasco. Qualche anno più tardi giunge infine lo standard ufficiale.
Caratteristiche e Morfologia
La coda rimane inserita all’ultimo terzo della groppa, grossa e robusta alla radice, si affusola verso la punta. È coperta di pelo caprino lievemente ondulato. I colori accettati in esposizione sono tutte le gradazioni dal nero (non lucido) al grigio, anche a macchie. Il colore deve essere determinato dalla radice del pelo, perché l’infeltrimento della parte lanosa genera nei bioccoli sfumature di colore diverso, anche isabella nei cani di colore grigio. Il pelo è molto abbondante, lungo e diversificato: di tessitura ruvida (caprina) sulla metà anteriore del tronco; lanoso (ovino) a bioccoli sulla restante metà; meno ruvido sulla testa. Gli occhi sono grandi, di colore marrone più o meno scuro, con rima palpebrale leggermente ovale. Le orecchie: inserite alte, semipendenti, di forma triangolare e con i due terzi terminali cadenti. La lunghezza del muso eguaglia quella del cranio. Nel suo insieme è grossa e di forma parallepipedoica. Il cranio è largo e leggermente convesso tra le orecchie. I piedi sono di forma ovale con dita ben arcuate e chiuse.