
L’agricoltura ha fatto registrare un incremento record dell’1,5 per cento nel numero di occupati, che è pari al triplo del valore medio totale di tutti i settori, nonostante le pesanti difficoltà registrate a seguito del maltempo nel terzo trimestre del 2014. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo all’incontro a Palazzo Chigi convocato dal Governo sul Jobs Act nel sottolineare che in Italia vedono una prospettiva di lavoro futuro nell’agricoltura e nel cibo quasi uno studente su quattro con ben il 23 per cento degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali che ha scelto per il 2013/2014 un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia. “Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea”, ha spiegato Moncalvo nel sottolineare che ora la sfida è quella di utilizzare l’opportunità data dalla volontà di intervenire per una complessiva revisione del sistema lavoro del Paese per assicurare concretezza sia alle potenzialità delle imprese che alle aspettative dei giovani. All’incontro sull’attuazione della Legge Delega n. 183/2014 il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, ha presentato proposte concrete di intervento molte delle quali a costo zero in quanto essenzialmente fondate su alcuni principi di fondo: quello della semplificazione burocratica, certezza negli strumenti di agevolazione per le imprese e linearità delle norme. Occorre togliere di mezzo una volta per tutte quegli adempimenti burocratici inutili che fanno perdere agli imprenditori agricoli almeno 100 giornate di lavoro all’anno per stare dietro solo alle carte ha affermato Moncalvo nel precisare che “certamente la giungla che nel tempo si è venuta a creare in materia di incentivi all’assunzione, non sempre strutturali né certi nell’erogazione e/o nella misura, rappresenta di frequente un ostacolo”.
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Ci stiamo finalmente rendendo conto quanto siano importanti le radici da cui proveniamo: l’agricoltura è la base della vita, non l’import-export con prodotti carichi di conservanti che viaggiano da una parte all’altra del mondo…con relativi costi e consumi del carburante…