Il Giardino delle tecnologie di Matera sarà un centro di trasferimento tecnologico dedicato all’agricoltura 4.0.
Il trasferimento tecnologico fa sì che conoscenze, tecnologie, metodi di produzione e servizi sviluppati da una serie di enti vengano resi accessibili a numerosi utenti in modo tale che questi possano, a loro volta, creare nuovi prodotti, processi, applicazioni e servizi.
Ciò implica che il Giardino delle Tecnologie di Matera può costituire una grande opportunità tanto per le scuole e centri di formazione del territorio, quanto per le aziende della filiera agroalimentare e, in generale, per il settore primario.
È un progetto nazionale che conterà anche sulle sedi di Torino, Roma, Bari, Prato e l’Aquila e che, finanziato dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), conta tra i suoi partner l’Università della Basilicata, il Comune, il Politecnico di Bari e il CNR.
Rispondendo all’essenza del progetto di cui fa parte – che è la Casa delle Tecnologie – il Giardino occuperà un’area di seimila metri quadri e permetterà di toccare con mano le ultime innovazioni disponibili in materia d’agricoltura, paesaggio e verde urbano.
I progetti di ricerca e sperimentazione sostenuti dalla Casa delle Tecnologie, collegati allo sviluppo delle reti 5G, prevedono l’utilizzo delle ultime innovazioni tecnologiche. Tra queste:
- la blockchain: una particolare tecnologia in grado di registrare scambi e informazioni in modo sicuro e permanente;
- l’IoT (‘Internet delle cose’): tutti gli oggetti acquisiscono un ruolo attivo grazie al collegamento alla rete;
- il calcolo quantistico.
Il Giardino sarà momentaneamente ospitato nell’ex complesso monastico di San Rocco, sede dell’Hub per la tecnologia e l’innovazione della città di Matera dal 2019. La sede destinata al progetto è in fase di costruzione e dovrebbe essere operativa tra due o tre anni.