Caratteristiche
Il Mandorlo è una pianta della famiglia delle Rosaceae, la mandorla è invece sia il seme che il frutto della stessa pianta, originaria dell’Asia centro occidentale. La pianta viene coltivata essenzialmente per raccogliere il suo frutto: la mandorla. Alcune varietà di mandorlo vengono utilizzate anche per il legno e per gli endocarpi (residui di bucce e noccioli) che, ridotti in cenere, vengono sfruttati nell’industria dei saponi. A seconda delle caratteristiche della mandorla, si distinguono le seguenti varietà: amara, i cui semi risultano tossici; dulcis, i cui semi sono utilizzati nell’alimentazione, nell’industria dolciaria e per l’estrazione dell’olio di mandorla officinale; fragilis (o sticciamani), con seme dolce, con endocarpo non legnoso. La pianta della mandorla è un piccolo albero rustico a portamento eretto che si arrotonda con il tempo raggiungendo in età adulta i 5/6 m di altezza. La sua fioritura bianco/rosa è molto precoce (in febbraio) e teme le gelate tardive: i fiori muoiono da -2° a -3°C. Nelle zone fredde, è indispensabile piantarlo ad esposizione soleggiata e riparata. I frutti sono raccolti da fine agosto a inizio settembre. Il mandorlo cresce in qualsiasi terreno ben drenato, anche calcareo, tranne quelli troppo umidi o argillosi.
Curiosità
Il mandorlo è legato a molte leggende, un mito greco ad esempio narra che Fillide, una principessa della Tracia, si innamorò riamata di Acamante, figlio di Teseo, che si recava a Troia per combattere. La giovane, non vedendo tornare l’amato dopo dieci anni, si lasciò morire per la malinconia. La Dea Atena, commossa, trasformò la giovane in una pianta di mandorlo. Acamante però non era morto, e quando tornò a cercare Fillide scoprì che nel frattempo la principessa era stata trasformata in un albero. Disperato, abbracciò l’albero, che in risposta fiorì all’improvviso. Da allora, la fioritura dei mandorli rinnova la memoria di questo epico amore.