La Micorriza

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Micorriza

Il terreno è pieno di vita. Al suo interno vivono migliaia di microorganismi, tra cui batteri, virus, nematodi e funghi.

La maggior parte dei funghi è costituita da parassiti, ma ne esistono anche alcuni che, al contrario, hanno effetti positivi sulle piante. Tra questi ci sono i funghi micorrizici, che difendono la pianta a cui sono connessi da malattie e parassiti.

Il termine ‘micorrizici’ deriva proprio da ‘micorriza’, ovvero dalla simbiosi che si crea tra questa categoria di funghi e la radice delle piante. Composto da mycos (fungo) e rhiza (radice), la micorriza stimola lo sviluppo dell’apparato radicale e crea un ambiente favorevole alla vita dei microorganismi utili.

I funghi micorrizici, infatti, favoriscono il prolungamento delle radici, sino a renderle sette volte più lunghe del normale. Queste, penetrando più in profondità, possono così fornire alla pianta più acqua e più sostanze nutritive. Assorbire e immagazzinare più acqua permette alle piante di resistere meglio alla siccità e al caldo dei mesi estivi.

La micorriza crea condizioni favorevoli alla vita e all’assorbimento di numerosi microrganismi utili alla pianta (come, ad esempio, azoto, fosforo, potassio, ferro, zinco, manganese e rame); in più, riduce la sofferenza delle piantine nel momento del trapianto.

Oltre a questi importanti vantaggi, la micorriza apporta una vera e propria rivoluzione nell’agricoltura biologica per quel che riguarda la difesa delle piante da alcuni loro nemici. I funghi micorrizici ostacolano la diffusione di agenti patogeni e di nematodi (un tipo di parassiti), preservando la pianta da malattie fungine. In questo modo, la necessità di utilizzare fitofarmaci è ridotta o persino esclusa.

Per ottenere questo prodotto ci si serve di una tecnologia molto avanzata. Per questo un prezzo troppo basso potrebbe essere sinonimo di scarsa qualità.

Al fine di trarne il maggior vantaggio dai funghi micorrizici, è meglio attenersi a modalità e dosaggio adeguati.

Credits: Giovanna Catanzaro

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