Jersey

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Bovino Jersey
Bovino Jersey

 Origini e Curiosità

La razza Jersey prende il suo nome dall’isola omonima, protettorato della corona inglese che si trova nel canale della Manica, a poca distanza dalle coste Francesi della Normandia. Anticamente si trattava di una penisola, per cui si suppone che l’origine del bestiame derivi da un insediamento neolitico degli animali, più avanti incrociato con animali delle province di Bretagna e Normandia, prima del 1100. Le condizioni dell’isola, con suolo roccioso, clima mite e ventoso e pascoli, hanno evidentemente contribuito allo sviluppo del tipo morfologico di mole ridotta, oltre ad una politica locale di selezione in consanguineità, nata in seguito alla conclamata superiorità dei bovini dell’isola sul bestiame francese. Le vacche dell’isola erano note e ricercate dagli inglesi per il latte cremoso e che produceva ottimo burro, da prima del 1700. Il nome Jersey deriva da una contrazione di Caesarea, termine con cui l’isola era nota ai romani. Dalle ipotesi etimologiche di qualche studioso, si ritiene attribuibile al nome Caesar anche una radice legata a Caseum, il formaggio e, se nel nome sta il destino, non potrebbe essere più appropriato questo termine per riferirsi alla vacca Jersey la cui produzione vede la sua massima esaltazione nella trasformazione casearia. E’ il latte della Jersey che le ha guadagnato fama nel mondo intero ed ha determinato la sua presenza nelle più disparate situazioni geografiche. È la seconda razza da latte nel mondo.

Caratteristiche e Morfologia

 La Jersey Latte di Qualità che possiede contenuti superiori ad ogni altra razza bovina da latte allevato, con contenuto di grasso, proteine e calcio superiore, ma i parametri che fanno la differenza nella caseificazione, le Kcaseine bb in percentuali superiori, quantità d’azoto non proteico inferiore, materia utile, sono tutti superiori al latte medio. Una resa maggiore alla caseificazione quindi nella Jersey, ma non solo quella. Come accennato si tratta di una vacca di mole ridotta, alta circa 120 cm, dal peso maturo di circa 4/500 kg., nel maschio 5/600 kg., che possiede spiccati caratteri da latte, essendo sempre stata selezionata per questo scopo. Animali precoci, raggiungono la maturità sessuale verso i 10 mesi. Quindici progetti di ricerca comparati condotti in 6 paesi hanno riportato chiari risultati che le Jersey hanno minore suscettibilità alle maggiori patologie dell’allevamento intensivo. Rispetto alla media hanno, infatti, 76% in meno difficoltà di parto (i parti difficili si attestano sulla razza in meno del 2,5% e, di fatto, il concetto di facilità di parto è sconosciuto nella razza), 52% meno ritenzioni di placenta, 50% meno problemi di mastiti, 81% meno quarti ciechi, 75% meno incidenza di chetosi, 67% meno animali eliminati per problemi d’arti e piedi. Sono quindi animali di gestione più semplice e meno costosa. Ottimo indice di conversione degli alimenti significa per la vacca Jersey conversione alimentare in latte. La Jersey consuma il 4,5% o più del proprio peso corporeo in ingestione di Sostanza Secca, il che è circa il 20% in più delle altre razze. Dato che la Jersey consuma più SS per kg di peso corporeo essa spende di più dei suoi requisiti nutritivi per produzione di latte e mantenimento corporeo con un costo inferiore d’alimentazione, poiché più sostanza secca una vacca consuma per kg di peso corporeo, più è un’efficiente produttrice. Possiede un’estrema adattabilità a tutti i tipi d’allevamento, sia brado sia intensivo. Le vacche Jersey si adattano bene a diverse opzioni d’allevamento, stalle legate, con cuccette, all’aperto o al pascolo ed alle condizioni climatiche più disparate.  I nuclei più consistenti di vacche Jersey si trovano, in Europa (Danimarca, Inghilterra, isola di Jersey), negli Stati Uniti, in Canada, in Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa, diversi paesi dell’America Latina e centrale.

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