Investire in Agricoltura
Investire nell’agricoltura è un affare? Investimento diretto o tramite Fondi? Quali sono i pro e contro e le attuali tendenze? Uno dei fattori negativi è che la prima casa non crea reddito e la seconda è tassata in maniera eccessiva. Dall’altro lato, lasciare fermi i tuoi risparmi nel conto corrente non ha un gran senso logico. L’ inflazione mangierà il tuo denaro in piccoli bocconi. Se la finanza non piace, esiste un altra soluzione, quella dell’investimento diretto nella terra.L’unica certezza è questa: il mondo continuerà a mangiare e lo farà sempre di più. Non ci si aspettino rendimenti elevati, ma la protezione dall’inflazione è invece garantita. Le quotazioni dei terreni agricoli sono salite in questi ultimi anni in una forchetta compresa fra lo 0,5% e lo 0,8%. Si tratta di un dato comunicato da Coldiretti, che si riferisce però a un valore medio, poco significativo in un Paese come l’Italia con un territorio molto diversificato. Da una nostra indagine emerge tuttavia che tanti appezzamenti agricoli in vendita sono legati a una cascina, il che ne aumenta il valore, ma anche i costi di gestione. Deve essere chiaro che acquistare terra rende solo nel lungo termine e dipende dalla rivalutazione della stessa. Poco o nulla deriva invece dalla gestione dell’attività, se non si è agricoltori. Dopo aver verificato la tenuta dell’idea e averla trasferita in un progetto concreto con la collaborazione di esperti, vanno individuate le opportunità concrete che ci sono sul mercato in termini di località, aziende e professionalità. Non è raro trovare occasioni di acquisto soprattutto nelle aree interne o di montagna dove l’attività di coltivazione e di allevamento è più difficile, ma si possono cogliere opportunità per il turismo rurale. Inoltre occorre verificare le alternative dell’acquisto, dell’affitto o della semplice gestione aziendale considerato che sono molti gli agricoltori anziani che non hanno alcuna intenzione di cedere la propria azienda, ma sarebbero disponibili a collaborazioni. Individuato il fabbisogno finanziario complessivo soprattutto per i giovani sotto i 40 anni di età occorre verificare l’esistenza di agevolazioni per lo specifico progetto considerato. La formula è quella dell’intervento agevolato per l’acquisto di aziende agricole (a cancello aperto) con esclusione di macchine, bestiame e impianti mobili utilizzando il leasing immobiliare, cioè il pagamento rateale del prezzo e l’acquisizione della proprietà al versamento dell’ultima rata. Le agevolazioni principali riguardano l’ammortamento con un tasso fisso agevolato, la restituzione del prezzo (comprensivo delle spese) in 30 anni e l’assistenza tecnica e finanziaria postassegnazione. Recentemente, l’attività fondiaria Ismea ha registrato un grosso incremento, passando da circa 45 milioni di euro di investimento annuo (media Cassa Fpc) a quasi 120 milioni. Non meno importanti sono gli interventi Ismea nell’ambito della privatizzazione dei terreni pubblici. Possono presentare domanda per gli interventi fondiari:i giovani che non hanno compiuto 40 anni, in possesso del requisito di capacità professionale, con l’impegno a iscriversi nella relativa gestione previdenziale e assistenziale nei successivi 12 mesi i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che non hanno compiuto 50 anni al momento della presentazione della domanda di acquisto le società aventi quale oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività agricole (art 2135 codice civile) e costituite da almeno il 50% dei soci con un’età inferiore ai 50 anni. Molto importante è quello di valutare bene l’investimento in questo settore deve perciò avere un approccio molto professionale e razionale perché partire all’avventura può costare molto caro in termini economici e di dedizione richiesta.