Il Gruppo Acquisto Terreni (GAT), l’investimento agricolo socialmente responsabile, punta a diventare un brand e a svilupparsi in tutta Italia

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La terra: per i nostri bisnonni era l’unico bene rifugio. Ancora oggi è un sogno per tanti, e diventa sempre più preziosa, perché scarseggia. Il Gruppo Acquisto Terreni (GAT) è il marchio, unico in Italia, che identifica le società agricole a partecipazione diffusa. Così anche i piccoli investitori possono acquistare terreni coltivabili, seguendo la gestione della fattoria.

Un investimento non speculativo, per restituire alla terra il suo valore sociale

I GAT sono nati dall’esperienza di Rosanna Montecchi, avvocata mantovana, convinta che l’agricoltura renda più della finanza. “In Italia ci sono tante fattorie ad alto potenziale di sviluppo, anche per via del cambio generazionale, che sono però ostacolate dalle difficoltà di accesso al credito – spiega Montecchi. “Creare un GAT significa diventare comproprietari di un fondo agricolo che aiuta l’azienda a crescere all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, partecipando agli utili e beneficiando della rivalutazione della terra nel tempo. Ma significa anche sottrarre aziende sane e vitali al rischio di finire in mano alla finanza speculativa, o addirittura alle mafie”.

Come funziona

I GAT già realizzati finora sono 3, in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. L’agricoltore che voglia essere parte di un GAT deve disporre di un terreno di almeno 10 ettari coltivabili, considerati la dimensione minima per avere una sostenibilità economica. La soglia minima per partecipare ad un GAT è di 10.000 euro e il socio può recedere a partire dal quinto anno di attività dell’azienda, “per dare un minimo di garanzia nella fase di start up” conclude Montecchi.

La Fondazione GAT

La Fondazione è nata per sviluppare la formula GAT su tutto il territorio nazionale e sta lavorando alla costruzione di un vero e proprio brand. Per questo cerca la collaborazione di professionisti, università, esperti di comunicazione e certificatori etici.

Per saperne di più: https://ifarmers.it/azienda/fondazionegat/

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