
Origini e Curiosità
L’origine dell’himalayano è quanto mai particolare. Fu oggetto di studio da parte di un genetista svedese che a seguito delle sue ricerche riuscì a selezionare il gene detto appunto himalayano inaugurando la nascita di una nuova specie felina. Nel 1935 furono degli allevatori americani però che riuscirono a stabilizzare la famiglia grazie ad una lunga selezione. Durante questa fase vennero incrociati persiani e siamesi che diedero luogo infine alla nascita dell’himalayano. Si tratta di una razza non da tutte le associazioni, e spesso l’himalayano viene definito sotto razza o varietà del suo genitore, il persiano.
Caratteristiche e Morfologia
Si tratta di un gatto dal fisico proporzionato e medio grande, dotato di un meraviglioso, lungo e morbido mantello. E’ caratterizzato da una simpatica testa tonda, ampia e grande e agli occhi grandi, distanziati e particolarmente espressivi. Le orecchie sono invece piccole e leggermente arrotondate. Muscoloso e agile è dotato di una bella coda sinuosa. Di norma il viso del gatto è coperto da una maschera di pelo scuro, che copre anche le orecchie e le punte del pelo. E’ questo il tratto più rappresentativo della razza, regalato dal gene himalayano. Di norma alla nascita i gattini della razza sono totalmente bianchi, e solo durante i dieci giorni successivi la peluria nelle zone indicate si scurisce. Per quanto la varietà più conosciuta ed amata sia quella tabby, sono ben accette anche la seal point, il cui colore oscilla fra il dorato e il guscio d’uovo con punte sempre di un bruno netto. Apprezzato anche il blu point con corpo bianco e estremità del pelo azzurro acciaio, il chocolate point, il lillac point, il red point ed il cream point.