
Storia e Origini
La Faraona più nota popolarmente come Gallina faraona o Numida meleagris è un uccello galliforme della famiglia dei Numididi, diffuso allo stato selvatico soprattutto nell’Africa settentrionale. È l’unica specie del genere Numida. Per la prelibatezza delle sue carni, è stato importato in Europa, Medio Oriente e nelle Americhe, dove è stato introdotto sia come animale da allevamento, sia, in misura minore, come selvaggina. In origine l’area di diffusione dei Numididi era limitata all’Africa (compreso il Madagascar), ma questi uccelli furono introdotti in Europa come gallinacei domestici già nell’antichità e in tempi più recenti anche nelle Americhe. Nel Nuovo Mondo si sono acclimatati talmente bene che si possono incontrare spesso allo stato brado. Popolano in particolare l’Africa sub – sahariana e il Marocco. Le singole specie si adattano a quasi tutti gli ambienti, sia in Africa sia nei paesi in cui sono ospiti, e si incontrano sia nelle foreste sia nelle praterie, sia nelle steppe, nelle boscaglie come nelle zone semi – desertiche. È un uccello di taglia medio-grande, la cui lunghezza si aggira sui 55–60 cm; per il portamento e le abitudini ricorda la più nota gallina comune, pur distinguendosene per diversi caratteri. Il piumaggio della forma selvatica e di molte varietà domestiche, molto caratteristico, si compone di un fondo nero o grigio ardesia scuro uniformemente punteggiato di bianco, con sfumature lilla sul petto, che è privo di macchie; il colore è inoltre brunastro sulle penne remiganti, con il vessillo esterno striato di bianco. Non mancano tuttavia varietà grigio chiaro (dette “Azzurre”), rosato-violacee uniformi (“Lilla”), beige isabelline (“Camosciate”) e altre combinazioni. Nonostante l’alta variabilità cromatica, l’aspetto di base di tutte le varietà domestiche è comunque molto meno distante dalla forma originaria di quanto non accada con molte razze di gallina comune. Caratteristica specifica della Faraona mitrata, da cui deriva il suo nome, è la presenza, sul vertice, di un grande e solido casco corneo che ricorda, per la forma, una mitra episcopale; tipiche sono anche le caruncole presso gli angoli del becco e la cute del capo quasi nuda, di colore azzurrino e coperta solo da rade piume filiformi. Le iridi sono marrone scuro, il becco rosso con punta gialla, le zampe, infine, mostrano un colore grigio lavagna sporco.