Faraona Grigia

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Faraona Grigia Comune
Faraona Grigia Comune

Origini e Curiosità

La Faraona Comune o Faraona Grigia, ha le sue origini nell’Africa settentrionale. Nonostante ciò non è ritratta in manoscritti, dipinti o dipinti dell’antico Egitto. Notizie sulla faraona le troviamo invece in Grecia dove fu addomesticata e allevata. I mercati della Grecia si rifornivano di faraone da Cartagine e da Cirene. Nella mitologia Greca si narra che Meleagro, figlio di Eneo re di Caledonia, morì per odio della madre procurando alle sorelle un dolore così grande da farsi seguire da loro nella tomba. Diana le trasformò allora in galline di faraona e volle che il loro manto portasse l’impronta delle lacrime versate. Le faraone comune è stata introdotta in Europa dai portoghesi alla fine del Medio Evo.

 

Caratteristiche e Morfologia

Presenta un piumaggio grigio con perlatura presente su tutto il corpo. Le zampe mostrano un colore grigio nerastro. I pulcini manifestano un piumino bruno rossastro con 5 striature nere sul capo. Il corpo ha forma tozza con testa e collo leggeri che si slanciano dal corpo. Il peso medio degli animali varia da 1,400 a 2,00 Kg. Uccello molto curioso è abituato a beccare tutto quello considera nuovo e strano. Il dimorfismo sessuale è scarso. Anche se esistono differenza di postura tra i sessi (il maschio cammina generalmente più eretto della femmina) per la distinzione tra maschio e femmina è necessario esaminare con cura la testa dell’animale e specialmente i bargigli. Mentre nella femmina questi sono piatti e ben attaccati alla mandibola, nel maschio hanno forma accartocciata e sono pendenti. Sono animali timidi e sospettosi. Dotate di sensi acuti si spaventano al minimo accenno di rumore o evento estraneo alla normalità. Se impauriti gli animali si ammassano ad un angolo e molti di questi muoiono per soffocamento con una velocità impressionante. Le faraone amano vagabondare nei campi in cerca di semi ed insetti. Inoltre questi animali non amano fraternizzare con gli altri abitanti del cortile (polli, tacchini, ecc.) ma formano grossi gruppi coetanei che scorrazzano su e giù per i prati.

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