Caratteristiche
Il Cartamo (Carthamus tinctorius), o zafferanone, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Questa pianta, che può raggiungere un’altezza di 100 – 150 cm, è caratterizzata da radici molto profonde che si estendono sino a 100 cm.
La parte aerea del fusto si presenta lucida e biancastra, eretta e priva di peluria e ramosa nella parte apicale.
Le foglie, disposte in modo alterno, sono di colorazione verde scuro ed hanno un contorno e una forma a lancia con bordi dentati e spinosi, di varie dimensioni (in larghezza dai 3 – 6 cm; in lunghezza dai 9 – 15 cm).
Le infiorescenze sono formate da piccoli fiori con diametro di 2 – 4 cm, isolati e all’apice dei rami, composti da un involucro ovoidale costituito da piccole foglie a forma di squame spinose e intere disposte in modo scalato all’interno delle quali un ricettacolo setoloso fa da base ai fiori.
La coltivazione di questa pianta avviene in fine autunno o nei primi mesi dell’anno.
Mentre la raccolta avviene da fine Agosto.
Curiosità
Il termine Cartamo deriva dall’arabo “quartom” o “qurtum“ e si riferisce al colore giallo dei fiori delle piante di questo genere, oltre che al verbo “tingere”.
Questa pianta viene coltivata per l’estrazione, dai suoi semi, dell’olio di cartamo, nonché dai suoi fiori, della cartamina, un colorante utilizzato per i cibi dall’aroma e dal sapore che ricorda un po’ lo zafferano.
L’olio di cartamo contiene il 75% di acido omega 6 (acido linoleico) e vitamina K, e viene utilizzato per produrre margarine speciali vitaminizzate e, dal 2019, quale componente grasso per arricchire creme di cioccolato spalmabili. È indicato come rigenerativo della pelle. Utilizzato anche per produrre prodotti di cosmesi, come belletti e rossetti.