Cosa facciamo
Siete mai stati qui a Fontanavecchia quando l’autunno, fingendosi bella stagione, infiamma di colori i tralci esausti ai cieli di Ottobre? O forse quando la pioggia, dopo tanto dispendio di sole, ricopre di erba fresca le zolle impietrite e culla i mosti impetuosi di spuma nel buio dei tini? Passate, fermatevi almeno una volta, la nostra è collina silenziosa che seduce, dove qualcuno ha sempre l’ultima bottiglia da meditare ascoltando nonna che racconta di quando la prima volta vide “Fuoss ‘a noce”, la forra che circonda di verde secolare la cantina e come una sentinella vigila sulle vigne di aglianico e falanghina. Poi c’è Casavecchia, il dizionario di famiglia, dove nel tempo, esattamente da centocinquant’anni, è stato codificato tutto quanto la terra ci ha trasmesso di braccia forti per coltivare la vite di piedi scalzi e di talento per dare vino….Il mio vino ha carne ed ossa e pelle che è profumata di memoria, sapore che avvolge le lingue e risveglia la parola, il mio vino è sangue di questa terra e questa terra è tutto ciò che ho dentro.
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